venerdì 20 maggio 2016

Creiamo Ubuntooth. Primi passi.

Mentre su Freedcamp ci dividiamo le cose da fare procedo alla creazione di Ubuntooth.
Intanto bisogna scaricare l'ISO della base, Ubuntu MATE, creare una live-usb (ho usato Rufus da Windows), per poi installarla su computer o su macchina virtuale.
Decido di installare su computer per testare su hardware reale che tutto vada bene. Solita installazione (controllate che il bios non abbia sistemi di "protezione" attivi), avvio Ubuntu MATE in live, poi faccio partire l'installer ecc ecc ecc., aggiornamenti, driver aggiuntivi... le solite cose.
Come tema (MATE tweak) terrò Cupertino, che prevede la dockbar Plank in basso. Se a qualcuno non piace potrà cambiare il layout in seguito.
Iniziamo subito a cambiarle aspetto. Cambio sfondo, ma soprattutto installiamo qualche tema carino. Iniziamo con ARC:
https://github.com/horst3180/arc-theme

 
sudo sh -c "echo 'deb http://download.opensuse.org/repositories/home:/Horst3180/xUbuntu_16.04/ /' >> /etc/apt/sources.list.d/arc-theme.list" 
wget http://download.opensuse.org/repositories/home:Horst3180/xUbuntu_16.04/Release.key
sudo apt-key add - < Release.key   
sudo apt-get update
sudo apt-get install arc-theme

Carino, va molto di moda con le icone Superflat
http://gnome-look.org/content/show.php/Super+flat+remix+icon+theme?content=169073

Poi installo anche il sempre bello Numix con le icone circolari aggiungendo il suo PPA
https://numixproject.org/

sudo add-apt-repository ppa:numix/ppa
sudo apt-get update
sudo apt-get install numix-gtk-theme numix-icon-theme-circle
E infine un tema abbastanza nuovo, che su GNOME è bellissimo ma anche su MATE fa la sua bella fugura, Paper
https://snwh.org/paper

sudo add-apt-repository ppa:snwh/pulp
sudo apt-get update
sudo apt-get install paper-icon-theme
sudo apt-get install paper-gtk-theme 

Non mi piace che Ubuntooth somigli troppo a Osx o Windows, terrò Paper come tema delle finestre di default, poi tanto trattasi di un sistema open, ognuno lo può trasformare come vuole.
Questo tema lo trovo davvero ben fatto, belle anche le icone, moderne, flat ma non troppo appariscenti.

Scarico qualche font carino, tipo il Droid Sans e lo imposto per i caratteri (anche per il browser). Per ora può bastare, la distro è già molto più carina.
Consuma poca ram, sui 550mb, ed ha tutto quello che mi serve per essere funzionale (MATE deriva gnome 2), per esempio il lanciatore synapse (che lanciate premendo ctrl+barra spaziatrice), e gnome pie, che utilizzerò più avanti per creare i menù per i workflow digitali. Per installare gnome pie:
http://simmesimme.github.io/gnome-pie.html

sudo add-apt-repository ppa:simonschneegans/testing
sudo apt-get update
sudo apt-get install gnome-pie 

Accantonando per ora il discorso Look&Feel, passiamo a creare Ubuntooth.
Scarico Pinguy Builder e lo installo, dopo di che provo subito a creare una usb live-installabile utilizzando il programma, per essere sicuro che tutto funzioni.
https://sourceforge.net/projects/pinguy-os/files/ISO_Builder/pinguybuilder_4.3-8_all-beta.deb/download
Poichè per installarsi richiede grub-pc che va a sostituire grub-efi dovete ricordarvi, durante il processo di installazione del pacchetto, di dare la spunta per la reinstallazione di grub nel MBR, di solito sda. Non so perchè lo fa ma se vi dimenticate questo passaggio non vi parte più il PC e dovete usare una live per reinstallare grub.. insomma vi incasinate.

Fatto ciò creo un'immagine backup ed una dist-iso installabile. Col "creatore di dischi di avvio" già presente nella distro le passo su chiavetta e provo se è tutto ok. Tutto OK. 
Cheers!

giovedì 19 maggio 2016

Si ricomincia!

Ciao a tutti gli Ubuntooth user!
Stiamo lavorando per la nuova edizione di Ubuntooth, basata sulla LTS appena uscita.
Stiamo... e già! Perchè Ubuntooth non è più solo il mio progetto di tesi per il Master in Digital Dentistry che ho conseguito l'anno scorso ma è diventato un progetto più ampio, che, partendo da quanto di buono già visto nella prima edizione, sarà integrato con librerie specifiche, tutorial e probabilmente anche software o plugin appositamente sviluppati per la distro, sempre al fine di avere uno strumento di lavoro già pronto all'uso per i flussi di lavoro digitali che caratterizzano l'odontoiatria del presente e del futuro.
Ringrazio l'Università dell'Insubria e il Master in Odontoiatria Digitale per questa bella opportunità, in particolare il Professor Aldo Macchi, Piero, Domenico, Rosamaria, Francesco e tutti coloro che si uniranno al progetto.
Ho deciso perciò di tenere un piccolo diario di bordo, sperando di aggiornarlo costantemente, per potermi confrontare con me stesso e con la rete, in quanto io faccio il dentista e "smanettare" con linux, per quanto sono 20 anni che lo faccio, resta sempre poco più di un hobby. Chissà che poi i miei racconti non possano attirare altri appassionati, dentisti, informatici, hacker e chiunque voglia contribuire a fare crescere Ubuntooth.
Ad oggi abbiamo iniziato a stilare una lista iniziale di cose da fare, che prevede:
- spostare il sito su wordpress, per avere poi strumenti più potenti con cui interagire tra di noi e con i potenziali utenti
- decidere la lista dei software da includere nella prossima release
- sviluppare la nuova release
A questo proposito, visto che i miei collaboratori si sono tanto raccomandati che avesse un "look&feel" accattivante, e considerando che però la distro è pensata soprattutto per girare live su chiavetta usb e quindi deve essere leggera, dopo un paio di notti insonni passate a riprovare tutti i desktop enviroment principali ufficialmente supportati da Ubuntu, ho visto che:
- KDE e Gnome mangiano tanta ram, e quella serve specialmente ai programmi. Belli, davvero due DE belli, ma non c'era quella leggerezza che a me piace sentire in linux
- LxQt è davvero interessante, soddisfa appieno tutti i requisiti, si basa sulle Qt5, peccato che verrà adottato ufficialmente solo da ottobre in Lubuntu
- LxDE è leggero, ed io adoro openbox, ma forse è un po' troppo scarno per chi si avvicina a Linux
- Unity l'ho trovato meno pesante di Kde e Gnome, e la cosa mi ha sorpreso. Però non è velocissimo, è poco configurabile (sebbene sia molto migliorato sotto quest'aspetto), ed in ogni caso preferisco utilizzare desktop enviroment portati avanti dalla comunità.
Rimanevano XFCE e MATE. Entrambi ottimi, la scelta è caduta sul secondo per la facilità, per chiunque lo desiderasse, di attivare compiz ed i suoi effetti speciali, oppure gestori di finestre più leggeri, prediligendo un basso consumo di ram. Inoltre Ubuntu Mate si è dimostrata stabile, reattiva, con ottimi tool e con pochissimo bisogno di essere configurata dal sottoscritto, anzi, grazie a MATE Tweak, ciascuno può scegliersi il look che più gli piace. Una volta scelto un bel set di icone, cambiato il tema delle finestre e trovato un font più moderno è diventata pure sexy. Ma di questo vi parlerò la prossima volta.
Cheers!